Il Bar del Porto

Il Bar del Porto La balena, seduta in una sedia metallica ghiacciata pensava di ordinare un PET, magari colorato, mentre aspettava il capodoglio, una consuetudine per quei sabati noiosi in cui nessuno parla di loro, e loro non si leggono nelle news della carta bagnata.Il capodoglio la raggiunge al Bar del Porto, un tempo malfamato,…

Notre-Dame

Notre-Dame Basso e curvo, con la manichetta antincendio sulla spalla, provava ad aprire la saracinesca di quell’acqua che avrebbe, forse, potuto attenuare dolore e cronache inutili. In quel paradossale clima ancora umido aumenta lo sforzo, urlando contro l’arte che non riusciva a sentirlo, non poteva sentirlo, lacerata dal rumore delle fiamme, dal crepitio del legno…

Oggi mi sveglio Automobilista

Oggi mi sveglio Automobilista Non vado in Taxi Guardando il mio abbonamento verde del bus rido, oggi si cambia, prendo la macchina, chi se ne frega se cercherò parcheggio per ore in una città intasata da lavori, dall’assenza di posteggi, da una ZTL contestatissima, vuoi mettere la differenza di partire quando vuoi e gestire vie,…

Nell’angolo

Nell’angolo Era nell’angolo e contava le persone morte, freddo il suo pavimento, le braccia a contatto con lo i lati dello spigolo, il mento in quella posizione anomala che guardava l’intersezione tra i novanta gradi dell’angolo e lo spigolo che saliva all’infinito, e contava, e contava. Ed io, col pavimento lontano dalla mia vita non…

L’angelo custode

L’angelo custode Il mio angelo custode è geloso, io invece non conosco la gelosia, l’ho sempre gestita, dalla prima volta che son stato male per amore, sempre che fosse amore. Magari era passione, magari sentimento, magari sfida nei confronti di antagonisti, magari era chimica animale, magari era il distinguersi nel branco, magari tutto questo è…

Il pisello

Il pisello Ognuno guarda il proprio pisello, mica si preoccupa di quello degli altri, e anche se quello degli altri è diventata una pianta che regge oltre le nuvole la casa dei giganti, il proprio pisello, avvizzito, secco e mai innaffiato, dentro quel batuffolo annerito di cotone, è l’unico che conta. D’altro canto come si…

Finalmente

Finalmente E non sentivo, nulla, non sentivo, preoccupandomi di vivere non sentivo le altre cose, ma che egoismo è questo? Egoismo che incanta il qui e ora e non permette la minima pianificazione di un domani. Allora cercavo di ascoltare, le genti, le menti e le pareti, con discrezione, cercando di carpire tra le righe…

Seguimi su

Facebook Twitter Youtube