Caro gesù bambino
Caro gesù bambino, quest’anno, per la prima volta, ti scrivo una letterina, da piccolo le scrivevo a babbo natale, che credo sia tuo zio che alleva renne al nord, e i risultati non sono stati eccellenti, sono comunque, sappilo, molto perplesso perché, se tu nasci stanotte, chi la leggerà?
Immagino tuo babbo, quel signore che ha tre nomi, e un sacco di parenti sparsi per il mondo, mi ricordo quello con i tratti somatici orientali, ciccione, con un nome strano che somiglia al budino, azzeccato come forma, o quell’altro indiano, o quello che adesso fanno passare per la pecora nera della famiglia, il cui nome difficile da pronunciare ha un sacco di elle ed acca, e tanti altri, tutti tuoi fratelli maggiori immagino, certo che per essere uno che insegna il senso della famiglia tradizionale tuo babbo si è dato da fare in giro per il mondo.
Quindi, tornando a noi due, vorrei chiederti alcune cose, perché immagino che lamentarmi delle cose retroattive serva a poco, quest’anno sotto l’albero di natale vorrei solamente i frutti dello stesso albero, e non regali, perché i regali, a mio avviso, vengono troppo spesso disattesi.
Pensa a chi chiede una vita serena, e poi ti mette in discussione perché non puoi regalargliela, ma gli dici che a casa di tuo babbo può andare e cercarla, magari riuscendo a parlare con lui, però alla fine lo fai pregare una vita intera, e lui quando va via da casa vostra torna nella sua, con bollette e ICI e tante altre cose da pagare, sapendo che nella vostra famiglia non pagate davvero nulla, anzi, chiedete offerte, ma come vi viene in mente di chiedere soldi a chi viene da voi solamente perché, disperato, prega per averli?
In quella poi entrano davvero tante persone, che hanno parecchi denari, molti più di trenta, chissà quanto hanno tradito quelli, magari la fiducia di poveracci, magari hanno rubato, magari ereditati, quelli però entrano a casa vostra per le promesse che tuo babbo gli fa, quelle della vita eterna, ma ti rendi conto che non è possibile la vita eterna come la intende tuo babbo? Uno rimane eterno se lascia qualcosa a tutti, nel tempo, voi due siete eterni, per esempio, perché un sacco di gente vi ha scritto su tanti libri, tramandato di generazioni in generazioni, anche albert però è eterno, si, quello della bomba atomica, quello che nessuno dei tuoi parenti ha saputo gestire decentemente, forse perché tra fratelli ci si odia molto spesso.
Volevo chiederti un’altra cosetta, è possibile che tu possa scendere di nuovo in terra, ma stando più attento a non farti fregare questa volta, e chiarisca una volta per tutte a tutti, la questione della religione? Perché nella vostra villa in collina, quella in Italia dove avete anche i musei con le mummie, mi sa che sono anni che fanno confusione, facendosi scoprire tra l’altro, certi casini con le banche, e ogni amministratore di condominio di quella casa deve faticare molto senza risultati evidenti, il penultimo, tedesco mi pare, contro ogni tradizione, è vivo e si è dimesso prima del suo funerale, furbissimo, un altro anni fa pare lo abbiano ammazzato subito perché voleva gestire bene, o male, le quote condominiali, luciano mi pare, o simile, il suo nome.
E poi caro gesù bambino, vorrei metterti in guardia, perché ai bambini, nel vostro credo, fanno del male, sarebbe il caso che tuo babbo dicesse a tutti che smettere di sposarsi per non disperdere il patrimonio accumulato, non ha aiutato molto tutti i suoi soldatini, e che biologicamente l’essere umano non religioso deve assolutamente procreare, o fare comunque l’amore che tanto professate, o almeno fare del sesso, quindi, se li costringete, poveri soldatini, a stare in astinenza, occhio, perché ci passi pure tu!
Chiudo qua caro gesù bambino, mi pare ci siano argomenti per tutto l’anno, ma magari ci vediamo a pasqua, al terzo giorno, e mi farai sapere se hai letto o meno la mia lettera.
In attesa di cortese riscontro
24 Dicembre dall’anno 0
Cesare
p.s. Non credo che esista babbo natale, una volta ho visto che si levava la barba, e aveva un costume.