Memorie stanche
Non sempre si ha energia, e quando si fanno le cose senza energia, le stesse vengono fatte male, ma oggi è tutto così frenetico che tutto deve essere fatto subito, a discapito, ovviamente, del massimo risultato.
E se le cose automatizzate non ne risentono, le altre, tutte le altre, ne risentono eccome.
Un incontro con un amico, una lezione di storia con i minuti contati, anche un sorriso viene male se manca l’energia.
L’energia dipende, a mio avviso, da un insieme di cose che rendono ogni persona carica, piena di voglia di fare, serena e rilassata.
Allora mi domando, ma se noi, ognuno di noi, nel corso della propria vita ha dei periodi così, carichi di energia, molto raramente, perchè ci si aspetta così tanto da tutti, senza tregua e senza pace, senza possibilità di recupero quindi.
Ne risentono sport, educazione, progresso e lavoro, ne risente l’evoluzione della specie, che si difende dalla carenza di energia, e chissà come lo fa, e quando vedremo tale evoluzione, magari la vedremo dopo, e solamente dopo, che i piedi della donna diventino a quattro dita, perdendo di certo l’alluce. L’evoluzione fisica è più lenta di quella sociale, e il sistema non riesce a far fronte nemmeno all’evoluzione tecnologica, figuriamoci a quella sociale. E l’esempio lampante è che siamo ancora assassini, razzisti, difendiamo il territorio come quando eravamo animali, crediamo ancora nella forza della lancia per procacciare il cibo e nella donna a cura della prole. La giurisprudenza stessa è obsoleta e fanno testo solamente le sentenze, quelle che partono da sempre, dall’inizio del mondo. Memorie fresche, quelle dobbiamo avere.
Cesare Lunedì 13 luglio 2015.