Il numero civico

Il numero civico

Un tetto ed un camino, quanta sicurezza in una casa, una serratura le cui chiavi permettono una intimità relativa, violata troppo spesso da mani mascherate, mi piace preferire l’educata maschera del gentiluomo alla grezza barba incolta del tossico. Non concepiamo vivere senza fissa dimora, non siamo abituati a cambiare residenza, in realtà abbiamo troppe cose. Il culto della casa è mobile, quadro, cucina e camera da letto. Quando rientriamo abbiamo probabilmente necessità di quel calore, in un periodo storico freddo e incerto è come se il rientro a casa vendichi noi stessi dalla giornata precaria appena passata. Nessun vicino però sarà mai considerato parte integrante di quel satellite felice, anzi, i vicini sono il vero motivo per cui avere una dimora fissa diventa spesso un incubo.Cosa abbiamo a casa? Abbiamo noi stessi, troviamo la nostra calma e serenità in ogni piccolo oggetto, in una posizione di un quadro, in una piega delle lenzuola. La cucina, il televisore, un impianto dove ascoltare la musica al meglio sono fondamentali per la casa, ma il divano è la prova che rientrare a casa ha sempre un suo perché. La via e il garage sono vanto o croce delle case ancora prima di aprire quella porta, il portone di ingresso e un atrio accogliente, e poi il proprio cognome, magari anche il nome a targare un territorio troppo personale per essere violato da chicchessia. A casa l’ospite è sacro e solo chi lievita senza toccare terra nella nostra vita ha accesso alla grotta calda, ha la possibilità di usare il divano, il tavolo imbandito per cena e il bagno. Il bagno del tuo numero civico.

Martedì 8 Settembre 2015

Cesare

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