Ombra di luce
In un ombra di luce rifletti il tuo essere.
Sei proprio Tu, ombra di luce illuminante e illuminata, che violenti gli spazi levando loro il gas e regalandogli ossigeno da respirare e vivere, sei contraddizione, sei l’esatto e il contrario, appari senza esserci e scompari rimanendo.
E poi cambi, ti trasformi in quello che vuoi essere per chiunque, paradosso, perché resti sempre tu, trasparente e cristallina tanto da illuminare quel che osservi, che guardi e che vedi, ma anche quello che pensi diventa luce, e ne fai tu ombra chiudendo sensazioni buie in quel cassetto, anima e animale del tuo vivere inquieto.
E vivi per tutti, nascondendo la loro ombra al tuo passaggio, e muori per tutti, portando in te quell’ombra, carica dei silenzi bui degli altri, delle loro paure, dei loro turbamenti.
E poi non vivi, e nel tuo non vivere l’ombra diventa nera, tanto da far scoppiare i polmoni per la mancanza di quell’ossigeno vitale, un’apnea dalla quale si rinasce solo al tuo respiro, solo alla tua luce, finalmente, viva.
E tutto è definito, mare sole sabbia scoglio, simbiosi della mia aria, ragione dell’esistenza, seconda solamente all’ombra di luce.
Ma in un istante il sogno diventa corpo, e spazza via l’anima, ferma il cuore, blocca il respiro, e la risposta a nessuna domanda appare limpida, appare luce, ed è buia.
Non voglio piangere e voglio piangere, non voglio l’anima e voglio l’anima, non voglio il cuore ma voglio vivere, non voglio amare ma voglio vivere, e allora ho solo una scelta.
L’ombra di Luce.
Cesare
3 Settembre 2019